Parabola e radio, ecco le alternative se la linea non c’è

Gli operatori wireless: 30 euro al mese per il web non stop
Segnale assicurato anche nelle zone più svantaggiate

LIVORNO. Se i cavi non portano l’Adsl e in attesa – semmai e quando sarà – della fibra ottica, chi vive in zone scoperte dalla banda larga non deve rinunciare a Internet. Può ricorrere alla tecnologia wireless (senza fili) o al limite satellitare, contando su un livello di efficienza simile all’Adsl via cavo. Come documentato in questi giorni dall’inchiesta del Tirreno, la Toscana, ufficialmente coperta al 96 per cento da banda larga fissa, nei fatti è carente in termini di prestazioni di rete. Ci sono cittadini che vivono in pieno digital divide non solo nelle aree rurali ma anche a pochi chilometri dai principali centri abitati: a testimoniarlo sono oltre cento segnalazioni arrivate in redazione. In Toscana lavorano molti operatori che promettono di portare Internet a casa senza stendere un cavo, a circa 30 euro al mese se si vogliono prestazioni paraganabili ai tradizionali fornitori di Adsl. Le tecnologie usate sono soprattutto “Hiperlan” e in qualche caso “Wimax”, due sistemi per far viaggiare i dati via radio, che differiscono per una caratteristica fondamentale: il primo è libero e chiunque può decidere di entrare sul mercato. Il Wimax invece lavora su una banda concessa per licenza e le sue promesse sono dunque più affidabili in termini di prestazioni. Entrambi i sistemi, in genere, prevedono l’installazione di un’antenna sul tetto che ha un costo iniziale, in acquisto (intorno ai 200 euro) o in comodato: le onde radio non attraversano i muri, l’antenna deve “vedersi” senza ostacoli col ripetitore. In attesa della tecnologia Lte (Long Term Evolution) – evoluzione di quella che usano i telefonini, una sorta di fibra ottica senza fibra – che permetterà velocità fino a 100 mega, il digital divide spinge il mercato toscano del wireless. Fabio Bagni della Toscocom, azienda che sta installando ripetitori tra le vigne di Bolgheri, non ha dubbi: “Il futuro è wireless – dice – la rete in rame è ormai inadeguata mentre la fibra ottica è costosissima ed è difficile immaginare che coprirà tutto il territorio”. Toscocom ha oltre tremila clienti e copre un’area che da Pontassieve si estende per tutta la valle dell’Arno fino a Pisa, poi si spinge a sud, nel Livornese fino a Suvereto. Come altri operatori è in grado di offrire il servizio a prezzi allettanti. Ma il leader in Toscana resta Eutelia, la travagliata compagnia con sede ad Arezzo, che copre con i suoi ripetitori – nell’ambito del progetto Banda Larga della Regione – le province di Arezzo, Lucca, Massa-Carrara e Pistoia. In questi giorni Eutelia sta vivendo una fase di transizione, con l’acquisizione dei rami aziendali da parte della cordata Piero della Francesca guidata dalla società Cloud Italia. “Il servizio ai clienti – dicono però dall’azienda – è garantito anche in questa fase”. Nel mercato toscano sono presenti molti soggetti, dalla Td Group a Devitalia, di piccole ma anche grandi dimensioni. Vodafone Italia, ad esempio, ha lanciato il progetto 1000Comuni, con l’obiettivo di coprire 1000 paesi senza banda larga. La compagnia telefonica ha finora coperto 9 (Orciano Pisano, Camporgiano, Careggine, Sillano, San Romano in Garfagnana, Fosciandora, Radicofani, Sestino, Palazzuolo sul Senio). Ma di società che operano senza fili ce ne sono moltissime, da Elettropiccoli di Pontedera (nelle province di Pisa e Livorno) a Linkwave di Grosseto (attiva in Maremma): impossibile citarle tutte. Nel campo del Wimax c’è invece la Freemax di Pisa che lavora in molti centri tra le province di Livorno, Pisa e Lucca. Sono storie di sfide e di imprese in espansione perchè la copertura radio è flessibile e teoricamente può essere presente su tutto il territorio. Ma possono esserci punti in cui non è conveniente per l’operatore portare un’antenna. E quindi, cosa può fare uno che vive in un podere sperduto e disconnesso dal mondo, senza la speranza di essere raggiunto neanche dal wireless? Può guardare in cielo e votarsi a “San Satellite”. Internet via satellite resta una possibilità in qualunque punto del mondo: serve una parabola satellitare bidirezionale (che dialoga col satellite sia in download sia in upload) e un modem. Una delle offerte più interessanti è quella di Tooway, che – nel contratto base – con una spesa iniziale di circa 100 euro per il kit e altri 25 di spedizione garantisce a prezzi ragionevoli (20 euro i primi tre mesi, 25 dal quarto mese in poi) una connessione da 6 mega. Nonostante ci siano sistemi per evitare abusi, all’aumentare del numero di clienti connessi contemporaneamente il servizio satellitare può andare incontro a fastidiosi rallentamenti.

Il Tirreno, 13/03/2012

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