Quando si sente parlare di Internet Exchange Point (IXP) si pensa a qualcosa di super tecnologico che poco ci riguarda. In realtà senza rendercene conto a sfruttare il loro operato siamo indirettamente tutti noi che amiamo inviare messaggi agli amici che non possiedono il nostro stesso operatore telefonico. Al giorno d’oggi sembra infatti scontato riuscire a comunicare con tutto il mondo in tempi velocissimi e si tende a non interessarsi di quello che accade dietro anche ad ogni singola ricerca nel web. Quello che infatti non sappiamo è che quando acquistiamo un pacchetto per la rete mobile dal nostro operatore telefonico, non potremmo accedere alla rete Internet se il nostro operatore, che è un Internet Service Provider (ISP) non fosse agganciato ad un IXP. Essi infatti sono nodi fondamentali della struttura di internet e consentono che un ISP paghi il costo di una sola connessione con l’Internet Exchange Point grazie alla quale può scambiare traffico con tutte le altre reti connesse.
L’IXP quindi consente uno smistamento del traffico più rapido ed efficiente grazie all’offerta di maggiori percorsi che permettono di identificare la via più diretta riducendo ostacoli e tempi di latenza, senza dimenticare che in caso di blocco di un nodo i dati hanno percorsi alternativi, beneficiando del concetto di “prossimità tra le reti” in base al quale ad una ridotta distanza corrisponde un incremento delle prestazioni e dell’affidabilità.
Passando poi dal semplice operatore telefonico alle aziende il discorso sostanzialmente non cambia: la necessità principale non è più connettere l’azienda al Data Center, ma collegare il Data Center dell’azienda al Cliente nel modo più efficiente e performante possibile.
È in quest’ottica che Devitalia entra nel Mix, il principale Internet Exchange Point (IXP) della rete Internet italiana, un Punto di “interconnessione multipla” a cui le reti di operatori Internet si collegano per scambiare traffico IP (peering) tra loro . Il campus è ospitato presso il complesso Milano Calderae rappresenta una infrastruttura capace di offrire tutti i sistemi necessari a interconnettere i sistemi autonomi (Autonomous System AS) per lo scambio traffico fra reti, attraverso accordi di peering gratuiti.
Queste caratteristiche rendono Milano Caldera il più importante nodo di scambio Internet Italiano, da cui passa oltre l’80 percento del traffico dati italiano. Qui sussistono tutta una serie di tecnologie pensate per garantire le massime performance possibili e l’opportunità di interconnettersi con numerosi operatori alternativi disponibili nei locali attigui, per cui le corrispondenti infrastrutture sono raggiungibili con basse latenze e con risparmio economico. In pratica, ogni operatore attiva una sola connessione verso la piattaforma comune (l’Internet eXchange Point, appunto) e scambia il traffico con molti altri partecipanti. Tutti i partecipanti all’IXP forniscono la propria parte di operato per ottenere le soluzioni di connettività di cui hanno bisogno i clienti di ciascun provider, per un vantaggio comune.
Tutte queste caratteristiche unite al sistema elettrico avanzato, ai sistemi di sicurezza e di controllo accessi, alla gestione degli spazi e allo sviluppo di tutta una serie di servizi a costi predeterminati rendono il campus di Milano Caldera la naturale sede dei data center di molti operatori italiani ed esteri.
Curiosità: il termine caldera deriva dallo spagnolo e significa caldaia, cavità di grosse dimensioni. A volte per estensione e in modo scherzoso viene utilizzata la locuzione calderone, per indicare la sovrabbondanza di ISP e carrier che qui hanno posizionato nel tempo il proprio data center e le proprie infrastrutture di rete