Il Telelavoro? Una scelta di responsabilità
La Nazione, 11 marzo 2020. Decolla la domanda di tecnologie per il telelavoro in seguito all’emergenza coronavirus e quella che a primo impatto sembra una difficoltà può diventare un’opportunità. Ne parliamo con Fabio Calabrese, ad di Devitalia, azienda di telecomunicazioni pisana.
“Le piccole e medie imprese italiane non si avvicinano facilmente all’utilizzo dei servizi per il lavoro a distanza – spiega Fabio Calabrese – Prevale un approccio tradizionale che fa preferire le riunioni in presenza fisica e le trasferte di lavoro, anche quando si tratta di appuntamenti di poche ore. A questo punto bisognerà vedere se la crisi del coronavirus cambierà le strategie aziendali nel medio-lungo periodo o se, a emergenza terminata, prevarranno le vecchie abitudini”.
“Il lavoro a distanza dovrebbe essere considerato sempre come una risorsa – continua Calabrese – non solo quando c’è la minaccia di un’epidemia. Grazie a servizi quali la videoconferenza è possibile non solo tagliare i costi delle trasferte, ma anche ridurre gli spazi necessari per gli uffici, risparmiare su servizi di welfare per i figli dei dipendenti e ridurre lo stress dei lunghi viaggi, migliorando la produttività”.
Ma quali sono gli strumenti più accessibili?
“Si va dal semplice spostamento del telefono dell’ufficio a quello di casa, all’istallazione dei dispositivi più conosciuti e utilizzati per comunicare. La nostra azienda, per esempio, ha a disposizione un’ampia gamma di soluzioni per videoconferenze ed audioconferenze, con prodotti adatti ad ogni esigenza e spazio”.
E in quella che può sembrare una vera e propria rivoluzione organizzativa come si pone un’azienda come Devitalia?
“La nostra azienda può fornire tutti gli strumenti tecnici opportuni, ma soprattutto adesso quello che ci chiedono sono le competenze. E se in un momento di estrema difficoltà comunitaria anche noi possiamo fare qualcosa eccoci! La nostra consulenza la offriamo gratuitamente, possiamo dare suggerimenti e aiutare a trovare soluzioni utili personalizzate. Questo si! Non è molto ma tante aziende che adesso non sanno come muoversi possono studiare strategie alternative e, magari, non esaurire le proprie opportunità lavorative”.