La fibra diventa una scelta green

Secondo Carbon Smart, società britannica specializzata nei temi di sostenibilità, le infrastrutture full fibre di tipo FTTH, sono destinate a svolgere un ruolo di rilievo nella lotta alle emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale del pianeta. La tesi tiene conto di fattori relativi sia al ciclo di vita delle reti che alla loro capacità di abilitare servizi digitali innovativi.

Le reti costituite da parti in rame, contribuiscono in modo significativamente maggiore alle emissioni da fonti fossili rispetto a quelle interamente in fibra. Il rame “consuma” più energia: nelle architetture FTTC, il tratto in rame deve essere costantemente alimentato anche quando non utilizzato. Deve essere estratto in miniera e lavorato con procedimenti che creano polveri ed emissioni prima ancora di essere installato sotto forma di cavi.  La rete in rame presenta dispersioni elettromagnetiche e, a causa della sua sensibilità ad eventi atmosferici e temperature, richiede continui interventi di manutenzione, con la conseguente necessità di nuovi scavi e produzione di ulteriori rifiuti e gas.

Le infrastrutture full fibre invece non richiedono energia quando non sono impiegate nelle trasmissioni. Inoltre, essendo più affidabili necessitano di minor manutenzione con riduzioni di oltre il 50% di spostamenti di mezzi, materiali e personale operativo.

In questo modo l’impatto ambientale iniziale legato alla posa della fibra è rapidamente azzerato.

L’altra grande spinta all’ambiente dalle reti in fibra deriva dalla loro capacità di inoltre, data la loro alta affidabilità, sono in grado di supportare lo sviluppo e l’ampia diffusione di servizi digitali innovativi, nei più disparati settori, quali telemedicina, smart working, smart city, smart home e distance learning con una riduzione delle emissioni fino al 20%.

Recenti studi pubblicati sull’IEEE Communications Magazine hanno addirittura certificato che le reti FTTH consentono di ottenere risparmi sulle emissioni di oltre l’80% per gigabit trasmesso.

In definitiva, se diffusamente sviluppato, l’intero ecosistema digitale, dalle infrastrutture di rete ai servizi applicativi, può connotarsi come importante catalizzatore di una società non solo più inclusiva, semplice e decisamente più efficiente ma anche più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

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